Il testo che segue è un Odg presentato in occasione della 3 giorni del Prc a Spoleto, durante il Cpn. Pur non essendo stato poi votato si ritiene giusto pubblicarlo oggi in occasione dei 40 anni dell’approvazione della legge 194
Sono passati 40 anni dall’approvazione della legge 194 e i movimenti delle donne giustamente assumono questa data come una significativa tappa del loro percorso di autodeterminazione,come esito istituzionale di proteste,indignazione,rivolte spesso attraversate da sofferenze,dolori,passioni.
Il confronto tra i partiti che si fecero promotori in parlamento di quella legge e i movimenti femministi non fu indolore,a causa di posizioni prudenti e paternalistiche che determinarono una impostazione tendente a tutelare la maternita’ piuttosto che la liberta’ femminile e soprattutto quell’articolo 9 sulla obiezione di coscienza che viene usato da medici e personale sanitario in maniera esagerata spesso impropria e anche per fare carriera.Oggi in molte realta’ e’ difficile interrompere la gravidanza nelle strutturepubbliche,al contrario che in strutture private.L’obiezione di coscienza raggiunge il 70% come media nazionale e al Sud ci sono interi reparti in cui quasi la totalita’ dei medici pratica l’obiezione. L’aborto farmacologico,contrariamente al resto d’Europa,in Italia e’ accessibile in poche strutture,mentre ci sono dei farmacisti che si dichiarano obiettori anche per la pillola del giorno dopo.Oggi con la stessa determinazione con cui tante donne difesero la legge 194 nel 1981 contro i referendum richiesti dai cattolici conservatori e dai radicali,il movimento Non Una di Meno in Italia vuole andare oltre la 194. Chiede l.’abolizione dell’obiezione di coscienza,la contraccezione d’emergenza gratuita,l’accesso gratuito all’assistenza sanitaria per l’ivg,la gravidanza e il parto anche per le donne migranti,indipendentemente dalla cittadinanza e i documenti.Oggi assistiamo a rigurgiti razzisti,all’esplosione di crociate contro le donne e la loro liberta’ di scelta,a manifestazioni pro-vita e a una vera e propria offensiva contro l’autodeterminazione delle donne in Italia e in molte parti d’Europa.Il Cpn del PRC condanna tutte le manifestazioni razziste e sessiste e sostiene le iniziative delle donne volte ad affermare la liberta’ e la liberazione dal dominio sessista e patriarcale.
Data
Title: La legge 194 non si tocca, il Prc contro il patriarcato e le crociate contro le donneLink: http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=34126
Source: Rifondazione Comunista
Organization:
Date: May 22, 2018 at 03:39PM
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Labels: Italia, Parties, Rifondazione Comunista