Con toni marziali i dirigenti turchi avevano annunciato l’assalto alla città di Afrin, nel nord della Siria. Nel quadro dell’aggressione lanciata il 20 febbraio e battezzata con un eufemismo « operazione ramoscello d’olivo », il secondo esercito Nato per grandezza dopo quello degli Stati Uniti, si è già impossessato di 1102 chilometri quadrati. Un portavoce del governo ha annunciato : «raggiungeremo presto il centro città di Afrin ed lo ripuliremo dai terroristi ». In questo caso i terroristi sarebbero le unità di autodifesa del popolo curdo YPG. Purtroppo il 18 marzo l’esercito turco ha raggiunto il suo obiettivo. La situazione ad Afrin è descritta come catastrofica. Gli attacchi hanno interrotto la fornitura d’acqua, di elettricità e le comunicazioni. Centinaia di migliaia di civili sono in fuga, mentre dei miliziani islamisti saccheggiano la città e devastano le proprietà sotto la supervisione dell’esercito turco.
Il Partito Svizzero del Lavoro – Partito Operaio e Popolare (PsdL-POP) condanna fermamente questa guerra d’aggressione condotta dalla Turchia. Il PsdL-POP è solidale con l’YPG e il popolo curdo. Il PsdL-POP sosterrà tutte le attività e azioni in solidarietà ed in sostegno ad Afrin. Il dittatore Erdogan deve essere fermato. Da tempo ha fatto sapere che non si fermerà: “oggi siamo ad Afrin, domani saremo a Manbij. Dopodomani, ci preoccuperemo di ripulire dai terroristi i territori ad est dell’Eufrate fino alla frontiera con l’Iraq. La zona situata ad est dell’Eufrate, alla frontiera turco-siriana si estende per circa 400 chilometri. Erdogan vuole invadere Kobane con l’aiuto dei suoi amici islamisti. La città, temporaneamente occupata dallo Stato Islamico è stata liberata dalle YPG curde nel gennaio del 2015, dopo quattro mesi di agguerriti combattimenti divenuti un simbolo.
Secondo il PsdL-POP è vergognoso che il governo Svizzero non si sia pronunciato sui fatti di Afrin. Come bisogna comprendere questo silenzio? Si tratta di un’approvazione tacita della guerra d’aggressione di Erdogan? La Svizzera ufficiale non si preoccupa delle centinaia di migliaia di persone in fuga? Perché il governo del nostro paese è così silenzioso?
Il PsdL-POP chiede al Consiglio Federale di condannare l’agrgessione turca contro il popolo curdo e soprattutto di fare campagna attiva per la fine immediata di questa guerra. Inoltre, tutte le esportazioni d’armi verso la Turchia devono essere immediatamente vietata. Il PsdL-POP si aspetta inoltre che la Svizzera sostenga attivamente un aiuto umanitario rapido alle persone in fuga da Afrin.
Comitato Direttore del Partito Svizzero del Lavoro – Partito Operaio e Popolare.
20 marzo 2018
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A Turkish and a Turkey-backed Free Syrian Army soldier wave Turkish and FSA flags in the city center of Afrin, northwestern Syria, early Sunday, March 18, 2018. Turkey’s President Recep Tayyip Erdogan said Sunday that allied Syrian forces have taken “total” control of the town center of Afrin, the target of a nearly two-month-old Turkish offensive against a Syrian Kurdish militia, which said fighting was still underway. Erdogan said the Turkish flag and the flag of the Syrian opposition fighters have been raised in the town, previously controlled by the Kurdish militia known as the People’s Defense Units, or YPG. (Hasan Kirmizitas/DHA-Depo Photos via AP)
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Title: Erdogan deve essere fermato! Solidarietà con il popolo curdo!Link: http://www.pop-pdl.ch/wordpress/2018/03/21/erdogan-deve-essere-fermato-solidarieta-con-il-popolo-curdo/
Source: POP-PDL
Organization: admin
Date: March 21, 2018 at 10:03AM
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Labels: Parties, Partito Operaio e Popolare, Suisse