di Giovanni Russo Spena* -
Penso che i circoli del PRC debbano impegnarsi a fondo, come deciso dal Comitato Politico Nazionale, per la raccolta delle cinquantamila firme per le proposte di legge di iniziativa popolare, decise, dopo ampia riflessione con le organizzazioni politiche e sociali, dal Comitato per la difesa della Costituzione.
Raccolta di firme che, in qualche territorio, è già iniziata. Ce la possiamo fare.Abbiamo tre mesi. Vi è anche l’impegno della splendida assemblea nazionale di Potere al Popolo. Le tre proposte (contro l’attuale formulazione dell’articolo 81 della Costituzione, per una scuola laica, repubblicana, inclusiva, per una legge elettorale proporzionale) sono, per noi, uno strumento importante della nostra iniziativa politica e sociale. Occorre prendere atto, infatti, che il ciclo nuovo che si è aperto il 4 marzo, mostra due crisi connesse: la crisi delle sinistre e la crisi della rappresentanza e lo sfibramento dei valori della democrazia costituzionale. La raccolta di firme sulle tre proposte, per i temi proposti, per l’intreccio tra iniziativa sociale e istituzionale dà un contributo al percorso necessario di ripartire dai fondamentali. La situazione, dal punto di vista costituzionale, che è punto di riferimento della formazione sociale, mi preoccupa molto.
Penso a due grandi temi. La tenaglia di repressione e povertà si chiude, favorita dall’esito delle elezioni, in una direzione che individua i migranti come “capro espiatorio”, come bersaglio del disagio e del rancore popolare. Parlo di due tremendi ben noti episodi. Il sequestro della nave ONG spagnola e le accuse ai cooperanti di aver salvato vite umane configura il “reato di solidarietà”. Un precedente gravissimo per le lotte sociali solidali. Lo ha ben compreso Ada Colau, (alla quale ci affianchiamo) che ha assunto la completa difesa dei cooperanti. Così come il cosiddetto “protocollo di Venezia”, che giustamente molto preoccupa ASGI, Giuristi Democratici, il presidente di Magistratura Democratica. E’ una gravissima lesione, come hanno già acutamente notato Maurizio Acerbo e Stefano Galieni, del diritto di difesa del ricorrente / richiedente asilo e protezione internazionale.
Quello che, insomma, emerge dal “Protocollo” sottoscritto dal Presidente del Tribunale di Venezia e dal Presidente dell’Ordine degli avvocati di Venezia è un’azione ostativa e discriminatoria nei giudizi che riguardano il diritto fondamentale all’asilo politico (art. 10 della Cost.).Il secondo grande tema che dovremo affrontare nei prossimi mesi sarà il tentativo di aprire una “fase costituente” per rilanciare forme di presidenzialismo e una legge elettorale sempre più maggioritaria. L’accordo tra Salvini, Di Maio, larga parte del PD non è impossibile, anche se il percorso tattico non è, per fortuna, ancora definito. L’illusione nefasta della democrazia digitale di Casaleggio rimuove, poi, la democrazia costituzionale, diventando la veste tecnico/istituzionale del “pilota automatico” di Draghi, dell’egemonismo dell’Unione Europea. La raccolta di firme per le tre proposte è, certo, solo uno strumento tra gli altri. Ma è una iniziativa utile anche perché sconfigge ogni propensione politicista.
*Resp. Area democrazia, diritti, istituzioni Prc S.E.
Data
Title: Dai circoli del Prc tre firme per difendere diritti e CostituzioneLink: http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=33384
Source: Rifondazione Comunista
Organization:
Date: March 26, 2018 at 11:17PM
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Labels: Italia, Parties, Rifondazione Comunista